Nato da un concorso letterario per giovani autori, indetto da Y Giunti Shift, si è, poi, con gli anni, diffuso tra i lettori riscuotendo un discreto successo. Stiamo parlando di La perfezione di due note stonate, un romanzo collettivo, scritto partendo da una traccia iniziale.
Ogni capitolo appartiene ad un autore diverso e ha, di conseguenza, uno stile diverso. Lo scopo era, appunto, quello di creare una storia a più mani, un lavoro certo non facile ma che, a dispetto di tanti dubbi, ha determinato un effetto generale buono.
Gli autori, tutti esordienti, sono Maria Letizia Cardinali, Esperanza, Primarosa, Jessie, Bianca Povolo e Mattia Michele de Rinaldis. La storia è quella di un’amicizia tra un ragazzo e una ragazza, Joyce e Alex, completamente diversi fra loro: sono opposti che si attraggono ma non in senso fisico. Ognuno prende per sé un pezzo dell’altro e quando suonano insieme si fondono completamente. Sono loro le note stonate di cui parla il titolo, anche perché si distaccano dai coetanei e vivono in maniera solitaria.
Entrambi sono appassionati di musica, ma la vedono e vivono in maniera opposta: per Alex, punk disadattata, ribelle, amante della chitarra elettrica, è soprattutto evasione e divertimento; per Joyce, prodigio del pianoforte, invece, è eleganza e perfezione.
Diversi anche nella personalità e nei gusti, stringono un’amicizia estremamente salda ed importante per entrambi. Si incontrano sempre nello stesso parco e siedono per ore sulla stessa panchina. Lì parlano, si confidano, mostrano insoddisfazione verso la vita e difficoltà a raggiungere i propri sogni. Sono accomunati pure da una totale mancanza di comunicazione con i genitori. “Tanti anni prima si erano scelti. O meglio, come diceva Alex, non era stata una questione di sesso o altro, ma le loro anime si erano riconosciute. Non si erano scelte a caso; l’uno compensava le mancanze del’altro e viceversa“.
Un giorno, però, tutto questo cambia: Alex parte per Dublino e Joyce sembra cadere in uno stato letargico. Tutto è sempre uguale, fino al ritorno della ragazza, annunciato con un sms. Per Joyce è come ricevere una scossa, si risveglia da un lungo sonno e capisce che è ora di cambiare le cose, a cominciare dalla propria famiglia.
Ora, Alex e Joyce sono di nuovo insieme, ma tutto è cambiato, non è più come prima. La ragazza è diversa, non è più la ribelle dai capelli fucsia e dalla sigaretta sempre accesa, sembra turbata e non fa che raccontare bugie.
Un storia particolare, dunque, anche molto introspettiva, in grado di fornirci numerosi spunti di riflessione. “Nel silenzio, Joyce, c’è molta più musica di quanto tu creda, di quanto io abbia mai creduto. Il silenzio ha un suono tutto suo; avevano ragione Simon e Garfunkel. Nel silenzio ci sono tutte le note e tutte le parole. E’ molto più di una sola canzone, è come sentire tutta la storia della musica in un solo istante“.